NEAT giornaliero: quanto è importante muoversi durante il giorno?

Pubblicato il 6 marzo 2019 alle ore 15:21

Sapete cos’è il TDEE? 

Se non lo sapete e volete approfondire, date un’occhiata all’articolo di Domenico Aversano, collega e amico che stimo tantissimo. 

Io sarò breve.

E’ l’acronimo di ” Total Daily Energy Expenditure”, cioè la spesa energetica di un individuo nelle 24 h.

Possiamo dividerlo in due MACRO-CATEGORIE, chiamate rispettivamente:

” SPESA ENERGETICA A RIPOSO” e ” SPESA ENERGETICA NON A RIPOSO”.

A loro volta, queste 2 macro-categorie, possono suddividersi in altre sotto-categorie: nella prima abbiamo il BMR, cioè “Basal Metabolic Rate”, che occupa circa il 60-70% del TDEE giornaliero ( è la spesa energetica delle funzioni vitali, dei tessuti, degli organi), invece nella seconda abbiamo:

 – NEAT, “Non Exercise Activity Thermogenesis”, che occupa circa il  15-20 del TDEE giornaliero;

 TEF, “Thermic Effect of Food”, che occupa il 10%

 EAT, “Exercise Activity Thermogenesis” che occupa il 5-10%.

Guardando le percentuali risalta subito all’occhio quanto sia importante il BMR, però quest’oggi non ci soffermeremo su di esso o sul come tenere i suoi parametri in check, ma parleremo dell’importanza del NEAT nella spesa energetica di una persona.  E’ lui il punto di svolta per ottenere un miglioramento nel cronico.

 

Ma cosa si intende per NEAT?

Come ho scritto, esso è l’acronimo di” Non Exercise Activity Thermogenesis”:  di questa particolare categoria fanno parte tutte quelle attività che si svolgono durante il giorno, che sia lavorare,  andare in bagno, fare la spesa, fare l’amore con il proprio ragazzo/a prima e con il proprio amante poi.

Insomma, tutto.

Sebbene siamo noi a decidere quanta energia convogliare nel NEAT, ci sono particolari situazioni che lo modulano sia in positivo che in negativo.

 

Vi porto alcuni esempi:

1) La perdita di peso ha un impatto negativo – può risultare strano, ma è così. Avviene sia perché con la dieta si hanno meno energie, sia perché…si porta meno peso in giro;

2) Un lavoro statico ha un impatto negativo – un impiegato allo sportello postale consumerà meno di un operaio;

3) Un’alimentazione ricca di cibi ad alta densità calorica ( sempre loro, quelli che agiscono sulla plasticità neurale ) ha un impatto negativo.

 

Se combinassimo 2 di questi 3 fattori – l’aver un lavoro statico e una scorretta alimentazione -, creeremmo i presupposti per un vero e proprio disastro per la nostra salute. 

Per rafforzare la sua importanza uno studio ha messo a confronto il NEAT giornaliero di persone magre con quello di persone obese – ambedue le categorie composte da sedentari.

Hanno preso 10 donne magre e 10 donne obese e hanno tenuto in check alcuni dei parametri per valutare il NEAT.

I risultati hanno mostrano come le donne obese abbiano:

 Passato più tempo a riposo durante il giorno;

 Passato più tempo sedute durante il giorno;

 Fatto meno passi giornalieri;

 Svolto meno attività, quali pulizie di casa, giardinaggio, camminata/pedalata –         con un volume inferiore di circa 20 minuti rispetto le donne magre.

La somma di queste differenze ha portato uno scarto di circa 400 kcal giornaliere, le quali possono sembrare niente rapportate alla singola giornata, ma che acquisiscono un’importanza davvero rilevante nell’intera settimana o nell’intero mese. 

Questo dato dovrebbe far allarmare chi è in forte sovrappeso o tende verso l’obesità:

se l’essere sedentario è deleterio per la salute, immaginate l’essere obeso quanto lo sia maggiormente – il loro NEAT è ancora più basso dei comuni sedentari. 

Inoltre, si entrerebbe in circolo vizioso distruttivo per la salute perché

sovrappeso–sovralimentazione–poca attività–neat basso— obesità— meno attività– neat ancora più basso – obesità …    “che al mercato mio padre comprò”.

Vi ho accennato in precedenza quanto esso sia influenzato dal peso e dalla dieta.

Uno studio ( fatto su topi, ma fidatevi che accade anche nell’uomo) ha messo a confronto 2 tipologie di dieta:

una con ripartizione di nutrienti 65% carboidrati – 25% proteine – 10% grassi e una con ripartizione “stile americano” 43% carboidrati – 17% proteine – 40% grassi

Hanno controllato alcuni parametri dopo 24-48-72 h dall’inizio e poi dopo 21 giorni.

I risultati:

 Aumento di peso – dato solamente dalla massa grassa;

 Kcal ingerite più alte nei primi 7 giorni – successivamente, nessuna differenza            nell’introito calorico giornaliero;

 Minor presenza di kcal nelle feci – sinonimo di maggiore stoccaggio dei nutrienti   negli adipociti;

 Maggiore temperatura corporea, ma uguale spesa energetica – quindi non un    metabolismo meno efficiente.  

– Dopo sole 4 h ore di alimentazione ” stile americano”, c’è stata una netta riduzione dell’attività fisica. 

Per ricapitolare i dati, dopo 3 settimane c’è stato uno aumento del peso corporeo ( dato dalla massa grassa) e una riduzione dell’attività fisica – si stima, infatti, che il 62% dell’aumento del peso sia dato dalla non attività fisica/ sedentarietà, a conferma del fatto che massa grassa e sedentarietà siano direttamente proporzionali.

TAKE HOME MESSAGES:

–  Il NEAT giornaliero è un parametro importante sia per la salute generale, sia per chi vuole perdere peso, sia per chi vuole non vuole riprendere i kg persi. 

– Il NEAT giornaliero tra persone sedentarie, ma con caratteristiche fisiche diverse, è diverso – negli obesi è più basso. 

– Muoversi nel corso della giornata aumenta il NEAT – è consigliato fare le scale, piuttosto che prendere l’ascensore, è consigliato andare a fare la spesa a piedi o in bicicletta, piuttosto che con la macchina, è consigliato portare i bambini al parco, piuttosto che farli giocare davanti ai videogames. E’ consigliato muoversi. Spesso.

– Una scorretta alimentazione abbassa il NEAT, sia in acuto che in cronico – il meccanismo per il quale avviene ancora non è chiaro, ma è appurato che avvenga. 

Siamo noi a decidere quanta energia convogliare verso il NEAT. 

Siamo noi a decidere lo stile di vita da intraprendere. 

Siamo padroni della nostra stessa vita, ma non lo sappiamo e continuiamo a farci del male. E sempre lo faremo. Amen. 

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